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di Johnny Depp, con J.D., Marlon Brando, Elpidia Carrillo
(Stati Uniti, 1997)
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Poiché si è accorto di stare un bene matto con la fascia da pellerossa sulla fronte (lui che, oltre a tutto, vanta pure un bisnonno Cherokee morto a 102 anni) Johnny Depp non ha trovato niente di meglio che fare un film. Da regista, intendo. Su un soggetto che poteva pure essere niente male: quello di un poveraccio fra i poveracci di America - in un'emblematica bidonville nel deserto più inquinato di una fogna, e destinata come non bastasse ad essere rasa al suolo dagli speculatori - che per assicurare una pensione alla propria famiglia accettare di farsi uccidere in una "snuff movie" diretta da un degenerato Marlon Brando. Sennonché, per farla breve, contrariamente ad un Oldman, l'attore Depp non ha la pallida idea di come ci si comporti dall'altra parte di una cinepresa: allunga fino all'esasperazione i tempi, trascrive spudoratamente i registi coi quali ha lavorato (Kusturica: giostra nel deserto; Jarmusch: iniziazione ed esoterismo; Burton: mutilazione), sceglie e dirige in modo approssimativo i suoi colleghi, e conduce allo scoramento pure i più incondizionati fra gli ammiratori del suo ciuffo.
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Il film in Internet (Google)
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Per informazioni o commenti:
info@films*TOGLIEREQUESTO*elezione.ch
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capolavoro
da vedere assolutamente
da vedere
da vedere eventualmente
da evitare
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